sabato 26 dicembre 2009

La cucina delle meraviglie 2

Questa è la seconda parte del mio raconto, vecchio e impolverato.

La cucina delle meraviglie - da una storia realmente accaduta

Ad un altra abitante della cucina era capitata una sorte assai singolare. Era arrivata da poco, per mano dello stesso proprietario che comprò quel delizioso caffè. Prima di lei c'erano state altre tazzine ma in un incidente avevano perso la vita in tante. Era stata trasferita da una cucina lontana dove veniva usata raramente. Ora le spettava un ruolo di prim'ordine, ogni giorno accompagnava il caffè alle labbra di qualcuno. A volte incontrava delle labbra meravigliose, piccole mordide e dolci. Appartenevano ad una ragazza che di tanto in tanto passava in cucina. Era un piacere lasciarsi baciare da quelle labbra, abbandonarsi alla loro dolcezza. Un giorno incontrò anche le sue mani, l'aveva lavata e riposta nello scolapiatti. Mai era stata toccata da mani tanto delicate, sarebbe potuta essere una principessa, anzi lo era sicuramente!
Un giorno durante il bagnetto, mentre si lasciava ripulire, scivolò fuori dal lavandino. Fu un balzo nel vuoto. Cadde dritta a terra e si spaccò in due parti esatte. Soffrì parecchio per quella ferita, ma giorni dopo una delle due parti fu gettata tra i rifiuti e quella separazione fù la vera sofferenza. Lei, o almeno parte di lei, fù riposta come soprammobile tra le spezie. Si sentiva morta ormai. Sapeva bene che non avrebbe più sentito un caffe, non avrebbè più sentito le sue labbra. Ma un giorno quella ragazza, che doveva certamente essere una principessa, portò una graziosa piantina. Il proprietario, il tizio del caffè delizioso, quello che l'aveva portata dov'era e anche quello che l'aveva fatta cadere, decise di mettere la piantina dentro la “mezza-tazzina”, così la chiamavano in cucina.
Non avrebbe mai più sentito un caffè o le labbra di qualcuno, ma quella vita dentro di se le dava una speranza nuova, una forza di andare avanti con fierezza, a testa alta. E quella speranza fù premiata perchè a natale fu tutta adobbata con nastri e nastrini! Gialli e rossi! Era diventata il vaso dell'albero di natale!

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